Agenzia Hawzah News – Il 18 ottobre 2025, in un discorso rivolto agli studenti dell’Istituto di Scienze Islamiche Khatam al-Anbiya e a partecipanti da diverse città del Sistan e Baluchistan, l’Hojjatoleslam Mostafa Mohami, rappresentante della Guida Suprema nella provincia, ha sottolineato l’importanza di una formazione religiosa fondata su ragione, etica, spiritualità e dialogo interconfessionale.
Secondo Mohami, la costruzione di una nuova civiltà islamica richiede una visione scientifica e sopra-confessionale delle questioni religiose, capace di superare i malintesi storici tra le diverse scuole dell’Islam. Ha ribadito che la conoscenza reciproca (taʿāruf) tra i musulmani è una condizione essenziale per rafforzare l’unità e prevenire le strumentalizzazioni settarie.
Nel suo intervento, ha richiamato l’esempio del Profeta Muhammad (S), sottolineando come la trasformazione della società sia avvenuta grazie alla sua etica esemplare e alla capacità di comunicare con mitezza e profondità spirituale. «Chi è privo di luce interiore non può trasmettere luce agli altri», ha affermato, insistendo sulla necessità che i divulgatori religiosi coltivino purezza d’animo e comportamento etico.
Mohami ha inoltre criticato le derive takfiriste e settarie, affermando che le divergenze dottrinali non devono sfociare in ostilità, ma essere affrontate con spirito scientifico e imparzialità. Ha ricordato esperienze personali di dialogo tra sciiti e sunniti nella città di Saravan, dove incontri e lezioni comuni hanno favorito la comprensione reciproca e ridotto le tensioni.
In conclusione, ha esortato i seminaristi a diventare studiosi dotati non solo di sapere, ma anche di razionalità, spiritualità e capacità di dialogo, per contribuire attivamente alla rinascita di una civiltà islamica fondata sull’unità, la conoscenza e la giustizia.
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